Testo Il Cane

Testo Il Cane

Il cane cammina veloce
Cammina rasente i muri
E sembra che annusi le scritte
Apparendo e sparendo dai vicoli scuri
Il cane che addosso ha un collare
Ricordo di un vecchio padrone
Oppure è soltanto il ricordo
Di qualche stretta ed antica prigione
Il cane che adesso è il solo che ha cura di sé

Il cane si ferma rapito
E annusa un odore invitante
E che paradiso nasconde
La porta socchiusa di quel ristorante
Il cane che lascia il suo marchio
Nel buio di tutti i portoni
E ha occhi ribelli nascosti
Nell'ombra di un ciuffo di peli marroni
Il cane che adesso mi guarda curioso di me

Ed io sarò domani
A quale gatto darò un dispiacere
A quale amico annuserò il sedere
E che padrone aspetterò che chiami
Io come sarò domani
A quale luna abbaierò il dolore
Di quale donna cercherò il calore
A che padrone leccherò le mani
Come un cane anch'io
Come un cane anch'io fra i cani, fra i cani

Il cane cammina da solo
E sogna un compagno di viaggio
Con quel mozzicone di coda
Ch'è un pollice alzato a cercare un passaggio
Il cane che addosso ha una fame
Che dura da generazioni
E un passo randagio che a volte
Ha pure qualcuno con su i pantaloni
Il cane che adesso è un amico che dorme da me
Il cane che adesso è un amico che torna

Ed io sarò domani
A quale gatto darò un dispiacere
A quale amico annuserò il sedere
E che padrone aspetterò che chiami
Io come sarò domani
A quale luna abbaierò il dolore
Di quale donna cercherò il calore
A che padrone leccherò le mani
Come un cane anch'io
Come un cane anch'io fra i cani, fra i cani


Testi di Giorgio Faletti