Testo Una Storia Per Gli Altri

Testo Una Storia Per Gli Altri

Capitolo uno la casa le stanze
Che ancora le pare di sentirne l'odore
E i suoi nel silenzio che cigola
Stanno muovendosi e fanno all'amore
E pensa a sua madre che lei se l'immagina
Stesa nel buio più fitto
Che guarda la macchia che sembra il soffitto
E immobile sta sulle sue
E scivola lenta la storia
Al capitolo due

Che è quello del tempo che sembra un gomitolo
E srotola ruvidi giorni di spago
Ed ora per ora diventa più piccolo
Ma poco da non farci caso
E allora son giorni di troppi metrò
Sono viaggi di ascelle e di mani
E ombrelli a riparo di un tempo da cani
Tenendoli sopra di sé
Si volta la pagina
E arriva il capitolo tre.

Amore da perdersi
Trovarsi è la sola occasione
Sto ancora chiamandoti
E so a malapena il tuo nome
E adesso che mi stai premendo
Che mi stai tenendo come sotto sale
Ricordati il patto qual era
Adesso che mi sto gelando
Che mi sto squagliando non vale
Quel trucco che è subito sera
E la storia com'è
Sembra scritta ogni volta per gli altri
E invece è scritta per me.

Così qualche volta son rose di maggio
Intere giornate o spezzoni di vita
Ma basta ed avanza per darsi coraggio
Finchè la paura è finita
E pensa a sua madre e al tempo trascorso
immobile al buio più fitto
pensando che il cielo sia solo il soffitto
lontano da quel che si prova
a scrivere fine
ed aprire una pagina nuova.

Amore da perdersi
Trovarsi è la sola occasione
Sto ancora chiamandoti
E so a malapena il tuo nome
E adesso che mi stai premendo
Che mi stai tenendo come sotto sale
Ricordati il patto qual era
Adesso che mi sto gelando
Che mi sto squagliando non vale
Quel trucco che è subito sera
E la storia com'è
Sembra scritta ogni volta per gli altri
E invece è scritta per me.


Testi di Giorgio Faletti