Testo L'Uomo

Testo L'Uomo

Senza l'ultima parola, frase saggia da citarsi,
piegò il capo sul cuscino quasi per addormentarsi,
senza un grido, senza un nome, senza motti, senza un suono,
nè il rumore di battaglie, era morto un altro uomo,
restò solo qualcosa che volò
nell'aria calma e poi svanì,
per dove non sapremo mai.
mai, mai, mai, mai, mai...

C' era buio nella stanza, di malato un greve odore
e una lieve, pazza danza di mosconi in amore;
lievi ronzan le preghiere, poi qualcuno se n'è accorto:
si alzò atroce nella sera, solo un chiaro grido: "E' morto!"
Restò solo qualcosa che volò
nell' aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai
mai, mai, mai, mai, mai...

Svelti accorrono gli astanti: "Com'è morto?", "Com'è andata?"
Sfrigolava ormai sui pianti la candela già bruciata;
gli composero le braccia, si ravviò la rada chioma,
ondeggiava sulla faccia del rosario la corona:
restò solo qualcosa che volò
nell'aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai...

Si frugò dentro ai ricordi di una vita ormai finita,
si guardò dentro ai cassetti colmi di carta ingiallita:
"Questa foto è per la figlia." "L'orologio qui a chi tocca?"
"Meglio gli chiudiate gli occhi." "Meglio chiudergli la bocca."
Restò solo qualcosa che volò
nell'aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai
mai, mai, mai, mai, mai...

Si riuniscono i parenti, si rincorrono i ricordi,
già si parla delle spese, già si senton pianti sordi:
qualche spicciolo lasciato provocò parole accese
che volarono sul letto e copriron le candele;
restò solo qualcosa che volò
nell'aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai...

Uno schiaffo fa tacere anche i giochi dei bambini,
son calate le serrande, neri sfilano i vicini.
Le ghirlande hanno gettato la tristezza sulle scale,
fra i parenti addolorati se ne scende il funerale,
restò solo qualcosa che volò
nell'aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai...

Una vita: quante cose dice il prete in due parole;
lo ringraziano gli astanti, via l'inverno, c'è già il sole,
chiacchiere, risate lievi, vanno per il cimitero,
restan fiori con le scritte, resta al vento un drappo nero,
restò solo qualcosa che volò
nell'aria calma e poi svanì
per dove non sapremo mai,
mai, mai, mai, mai, mai, mai...
Testi di Francesco Guccini