Testo Walkin Dead

Testo Walkin Dead

Non capisci il mio messaggio,
se non capisci il mio linguaggio,
24 su 24, quelli che restano sempre in viaggio,
per noi non c’è nessun problema,
ne alla caduta, ne all’atterraggio,
senza cintura e senza casco,
siamo la generazione Vasco.
Non capisci il mio messaggio,
se non capisci il mio linguaggio,
24 su 24, quelli che restano sempre in viaggio,
per noi non c’è nessun problema,
ne alla caduta, ne all’atterraggio,
senza cintura e senza casco,
siamo la generazione Vasco.

Lasciami stare seduto al banco,
a naufragare tra onde di alcool,
antisociale, quadri-polare, quasi
per tutti soltanto un bastardo,
spendo in un giorno il guadagno di un anno,
perché non so se domani poi campo,
come compare mi basta il boccale,
se vuoi parlare scegline un altro,
soldi da prendere, soldi da dare,
restare in bilico senza mostrarlo,
con i miei incubi, con le mie pare,
che mi trascinano verso l’asfalto,
ma la spinta parte dal basso,
ultima fiche, cambi carta dal mazzo,
asso di cuori, scala reale ad incastro.
Da Roma alla punta del tacco,
è il suono che sale dal basso,
ritornano i mostri, fatti la fossa
questo è Southfam e Quadraro,
non vendo, non sento, e non baro,
non parlo con questi bastardi,
tornano i mostri, meglio che scappi.

Non capisci il mio messaggio,
se non capisci il mio linguaggio,
24 su 24, quelli che restano sempre in viaggio,
per noi non c’è nessun problema,
ne alla caduta, ne all’atterraggio,
senza cintura e senza casco,
siamo la generazione Vasco.
Non capisci il mio messaggio,
se non capisci il mio linguaggio,
24 su 24, quelli che restano sempre in viaggio,
per noi non c’è nessun problema,
ne alla caduta, ne all’atterraggio,
senza cintura e senza casco,
siamo la generazione Vasco.

Dimmi alla fine che cosa mi resta,
di tutta la merda che vedo intorno,
meglio pestare sulla tavoletta,
potrebbe essere l’ultimo giorno,
finché il mondo non cade giù a fondo,
sai che a noi ci trovi qui,
tra gli Ultràs della città,
diffidati Punk e Skin,
piedi per terra, gomiti al banco
Mesciu Rocco rest in peace,
zona stazione, bar Cristallo
Gianfranco Campari e Gin,
Walkin’ Dead, senza effetti speciali
senza serie tv,
gli zombies li vedi davvero,
ma questo non è un telefilm,
anime in pena sopra al sentiero,
con la rota che guida il pensiero,
in cerca di coca in cerca di ero,
ti mangiano il cuore per 30€
e io non voglio più sentirvi
non voglio più avervi d’avanti,
non voglio più i vostri consigli
e sai preferisco i miei sbagli.

Non capisci il mio messaggio,
se non capisci il mio linguaggio,
24 su 24, quelli che restano sempre in viaggio,
per noi non c’è nessun problema,
ne alla caduta, ne all’atterraggio,
senza cintura e senza casco,
siamo la generazione Vasco.
Non capisci il mio messaggio,
se non capisci il mio linguaggio,
24 su 24, quelli che restano sempre in viaggio,
per noi non c’è nessun problema,
ne alla caduta, ne all’atterraggio,
senza cintura e senza casco,
siamo la generazione Vasco.
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