Testo Felini
Testo Felini
La prima volta che ho visto il mare era in una foto
A grandezza naturale, sopra a un grattacielo
Schivavo le macchine per non morire
Mi nascondevo tra i motori caldi per passare l'inverno
Ho la coda tagliata ed il volto ferito
Per una gattina d'appartamento che poi non mi ha voluto
Ho conosciuto uomini buoni, uomini cattivi
Una carezza e uno sputo (Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
E mi cullavano le luci dei semafori
Il lamentarsi dei piccioni
L'autunno era il fumo di un tombino
E la nebbia era il mio modo di stare tra le nuvole
Galleggiavo sul cemento
Immaginavo come potesse suonare il silenzio
Rubavo il pesce dai mercati
Aspettavo sciogliersi i gelati
Usavo i panni come coperte
Il sole nasceva dai camini
Ho avuto poco, ma ho sognato tanto
Sono un gatto di città
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra) (Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
Dentro questo buco di cartone io ci sto piuttosto bene
E prendo tutto il mondo con le mani in una palla di cotone
Con un'acrobazia shinobi tendo un'imboscata, un luccichio
Sicuramente è fatta, ho vinto io
Alzo le mani e non c'è più
In equilibrio sulla pila lecco i piatti da lavare
Adesso apro a un topolino e te lo vengo a portare
Tra le rovine di campagna spadroneggia solo un Dio
Sono io il più fortunato, e non lo so nemmeno io
E non so per quale prodigio, con tutti i miei amici
Che stiamo nel mondo a fatica, ma siamo felici
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
Abbiamo avuto poco
Abbiam sognato tanto
Ma siamo nel mondo a fatica, ma siamo felini
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
A grandezza naturale, sopra a un grattacielo
Schivavo le macchine per non morire
Mi nascondevo tra i motori caldi per passare l'inverno
Ho la coda tagliata ed il volto ferito
Per una gattina d'appartamento che poi non mi ha voluto
Ho conosciuto uomini buoni, uomini cattivi
Una carezza e uno sputo (Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
E mi cullavano le luci dei semafori
Il lamentarsi dei piccioni
L'autunno era il fumo di un tombino
E la nebbia era il mio modo di stare tra le nuvole
Galleggiavo sul cemento
Immaginavo come potesse suonare il silenzio
Rubavo il pesce dai mercati
Aspettavo sciogliersi i gelati
Usavo i panni come coperte
Il sole nasceva dai camini
Ho avuto poco, ma ho sognato tanto
Sono un gatto di città
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra) (Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
Dentro questo buco di cartone io ci sto piuttosto bene
E prendo tutto il mondo con le mani in una palla di cotone
Con un'acrobazia shinobi tendo un'imboscata, un luccichio
Sicuramente è fatta, ho vinto io
Alzo le mani e non c'è più
In equilibrio sulla pila lecco i piatti da lavare
Adesso apro a un topolino e te lo vengo a portare
Tra le rovine di campagna spadroneggia solo un Dio
Sono io il più fortunato, e non lo so nemmeno io
E non so per quale prodigio, con tutti i miei amici
Che stiamo nel mondo a fatica, ma siamo felici
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
Abbiamo avuto poco
Abbiam sognato tanto
Ma siamo nel mondo a fatica, ma siamo felini
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
(Ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra, ta-ra-ra-ri-ra-ra-ra)
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