- Chiara Dello Iacovo
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- Genova (Le Persiane Sono Verdi)
Testo Genova (Le Persiane Sono Verdi)
Testo Genova (Le Persiane Sono Verdi)
Si prende di nuovo il binario
fatto di ferro e di sole,
cerco smarrita nei vetri del treno
il riflesso migliore di me.
E l'anima sul finestrino
mi grida che so' ancora viva,
alito piano per sentir lo strider
dei cingoli sotto di me. Ed aspetto la Liguria
col tramonto tra le mani
come un vecchio marinaio
attende il volo dei gabbiani.
E con un ghigno amareggiato
scorgo Genova in mutande,
vedo i muri affaticati
vedo le finestre stanche.
Genova,
non ti buttare via,
non lasciar le tue persiane verdi
a morire su una ferrovia,
Genova,
tieni su quelle porte,
e stai tranquilla che anche io ho un po' le gambe storte,
Genova.
Le persiane son scudi di legno
per donne vissute da sole,
schiaffi di legno duri a spalancare
se in strada tra la folla
non hai un viso da cercare.
E gli occhi fan male a guardare
se gli occhiali son fondi di ruhm,
ci affoghi i problemi ma se san nuotare
il naufrago rimani tu.
E la barca è malridotta
ed il porto ormai lontano
ma quest'oggi non si affonda
l'ha deciso il capitano.
Genova,
non ti buttare via,
non lasciar le tue persiane verdi
a morire su una ferrovia,
Genova,
tieni su quelle porte,
e stai tranquilla che anche io
ho un po' le gambe storte,
Genova,
sei come un grande artista
che della vita ne fa un quadro
ma l'ha persa ormai di vista,
Genova,
salutami dal mare,
che è sempre troppo grande,
e ho paura di affogare. .
fatto di ferro e di sole,
cerco smarrita nei vetri del treno
il riflesso migliore di me.
E l'anima sul finestrino
mi grida che so' ancora viva,
alito piano per sentir lo strider
dei cingoli sotto di me. Ed aspetto la Liguria
col tramonto tra le mani
come un vecchio marinaio
attende il volo dei gabbiani.
E con un ghigno amareggiato
scorgo Genova in mutande,
vedo i muri affaticati
vedo le finestre stanche.
Genova,
non ti buttare via,
non lasciar le tue persiane verdi
a morire su una ferrovia,
Genova,
tieni su quelle porte,
e stai tranquilla che anche io ho un po' le gambe storte,
Genova.
Le persiane son scudi di legno
per donne vissute da sole,
schiaffi di legno duri a spalancare
se in strada tra la folla
non hai un viso da cercare.
E gli occhi fan male a guardare
se gli occhiali son fondi di ruhm,
ci affoghi i problemi ma se san nuotare
il naufrago rimani tu.
E la barca è malridotta
ed il porto ormai lontano
ma quest'oggi non si affonda
l'ha deciso il capitano.
Genova,
non ti buttare via,
non lasciar le tue persiane verdi
a morire su una ferrovia,
Genova,
tieni su quelle porte,
e stai tranquilla che anche io
ho un po' le gambe storte,
Genova,
sei come un grande artista
che della vita ne fa un quadro
ma l'ha persa ormai di vista,
Genova,
salutami dal mare,
che è sempre troppo grande,
e ho paura di affogare. .
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