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Testo Popolo Della Notte
Testo Popolo Della Notte
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto..
Volevi mettere le scarpe che uso se cammino Truccarti con la polvere di un vecchio libro
Asciugare i capelli con l’aria umida
Se il vento è musica provi col phon
Ma non arriva il filo
Ho usato tutto il tuo sapone per sciacquarmi il viso
Ho messo la crema sulla pelle
Disegno col dito un volto senza occhi
Senza le orecchie, senza l’udito
Un autoritratto di un altro io
La colazione era sul tavolo ma ritardavi
Contando che poi sono io che vado a letto tardi
Usciva il vapore dal bagno mentre ti lavavi
Lo specchio si è appannato, tu passaci le mani
E guarda questa guerra è perversa
E la seguiamo per un po’ ma ci stanchiamo Tanto non possiamo fargli stringere la mano
Ho bisogno di tenerti, ma ti tengo lontano
La carta da parati aveva i fiori del divano
Sul tavolo in cucina buste del supermercato
Il pavimento mi pesava come all’incontrario
E camminavo appeso come se incollato
La musica è sempre diversa messa da un vinile
Mi fa fissare un punto fisso poi non mi fa uscire
E mi vo-mi voleva, mi voleva dire
La solita tua analisi da noccioline
Pensavo di aver fatto bene ad essermi seduto
Ma lo schienale della sedia mi ha graffiato il muro
Tu mi vo- mi volevi, mi volevi offrire
Il calice di fuoco con le patatine
Torni come un cane randagio se lo fai mangiare
Sei come un vecchio questionario da ricompletare
Popolo della notte scambiami il saluto
Pensavi di conoscere uno sconosciuto
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto diverso
È Tutto molto..
Volevi mettere le scarpe che uso se cammino Truccarti con la polvere di un vecchio libro
Asciugare i capelli con l’aria umida
Se il vento è musica provi col phon
Ma non arriva il filo
Ho usato tutto il tuo sapone per sciacquarmi il viso
Ho messo la crema sulla pelle
Disegno col dito un volto senza occhi
Senza le orecchie, senza l’udito
Un autoritratto di un altro io
La colazione era sul tavolo ma ritardavi
Contando che poi sono io che vado a letto tardi
Usciva il vapore dal bagno mentre ti lavavi
Lo specchio si è appannato, tu passaci le mani
E guarda questa guerra è perversa
E la seguiamo per un po’ ma ci stanchiamo Tanto non possiamo fargli stringere la mano
Ho bisogno di tenerti, ma ti tengo lontano
La carta da parati aveva i fiori del divano
Sul tavolo in cucina buste del supermercato
Il pavimento mi pesava come all’incontrario
E camminavo appeso come se incollato
La musica è sempre diversa messa da un vinile
Mi fa fissare un punto fisso poi non mi fa uscire
E mi vo-mi voleva, mi voleva dire
La solita tua analisi da noccioline
Pensavo di aver fatto bene ad essermi seduto
Ma lo schienale della sedia mi ha graffiato il muro
Tu mi vo- mi volevi, mi volevi offrire
Il calice di fuoco con le patatine
Torni come un cane randagio se lo fai mangiare
Sei come un vecchio questionario da ricompletare
Popolo della notte scambiami il saluto
Pensavi di conoscere uno sconosciuto
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