Testo E.l.f.

Testo E.l.f.

Prima che l'ombra cacciasse il sole e i lupi uscissero dalle case di roccia, il re cavalcava nella foresta antica
La mano sull'elsa, il pugno chiuso, quando si alzò il vento mormorando alle stelle
?Siamo i signori di questa terra, i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici?
Dalla terra calpestata, tra le scorie nucleari e il ricordo degli eroi, emerse un grumo di paura
E lo scheletro di buio, sibilando le parole di una tetra litania
?Siamo i signori di questa terra, i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici?
Morì nel mare il sole insanguinato sgombrando il campo alla notte
Sorse la luna come un teschio di neon, al suo raggio le piante sembrarono spettri
?Siamo i signori di questa terra, i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici?
Il re vide che ogni ceppo era un corpo, ogni ramo un arto secco e ossuto
E quegli occhi, e quegli occhi, fuoco che brucia l'anima
?Siamo i signori di questa terra, i sovrani putrefatti ora nutrono le nostre antiche radici?
Un'eco gonfio di eterni sospiri e secoli infiniti, di fantasmi esiliati da coloro che usurparono il mondo
E il vento scosse i pilastri della terra
Un viluppo d'orrore gli fu sopra e avvolse il re come un drappo di sangue rappreso
E tutto gli fu chiaro, e tutto gli fu chiaro! Come un sogno nel sonno del mattino
?Siamo i signori di questa terra umida e scura, prima dei re che diedero i nomi al mondo
E delle regine adornate con l'oro che giace ossidato nelle bare
Dei sovrani putrefatti che ora nutrono le nostre antiche radici?

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