Testo XII - IX - MCMXIX: Di Nuovo In Armi!

Testo XII - IX - MCMXIX: Di Nuovo In Armi!

Ad oriente ogni aurora appiccava un magnifico incendio
Che talvolta un nero andare di nubi incupiva.
Si scherzava con le bombe a mano, come fossero una cosa viva,
Bestie di casa le cui reazioni fino in fondo non puoi prevedere.
Ma le femmine si concedevano più volentieri
A coloro a cui meno importava morire!

C'erano casse di cognac e di munizioni,
C'erano gerani e bandiere a tutti i balconi,
C'erano guerci con folgori nell'unico occhio,
Eroi, guitti, tribuni acclamati ad ogni crocicchio

Di nuovo in armi! Di nuovo in armi! Di nuovo in armi!

Obbedire all'Amore è il novissimo imperativo.
Non turarsi il naso al fetore di una pace che offende,
Farsi beffe col gesto impulsivo di chi a un tempo desidera e prende,
E pisciare su decreti voluti da vecchi usurai.
E su orditi a misura di boia, di contabili e baciapile
Che al volo dell'aquila hanno sempre preferito l'ovile

C'erano canzoni, e per ogni canzone una donna,
C'erano illusionisti, ma non c'era inganno,
C'erano ragazzi dal formidabile cuore:
Si scatenava l'amplesso tra Musa e Furore!

Di nuovo in armi! Di nuovo in armi! Di nuovo in armi!
Testi degli Ianva