Testo Volti Perduti

Testo Volti Perduti

Fermi ai semafori lungo le vie,
guardano gli alberi grigi ed immobili,
fissano il vuoto poi scappano già;
volti perduti in città.
Stelle nascenti del loro spettacolo,
dimmi il regista chi è?
Tutti a cercare lo stesso miracolo.
Vite difficili e il cielo lo sa;
volti perduti in città.

Dentro alle macchine, fuori dai bar
leggono e parlano, crescono e pensano,
portano dentro persone e manie;
scrivono ancora poesie.
Poi si innamorano, ridono e piangono,
hanno un segreto per sè.
Lungo la strada nel cuore lo affondano.
Vite già fragili e il cielo lo sa;
volti perduti in città.

Ci sono anch'io
e prendo la vita com'è.
Chi sono io,
che guardo lo spettacolo che c'è
con gli occhi di un bambino?

Voci ai telefoni, frasi e bugie;
quante parole che dentro non spiegano
cosa ci spinge a cercarci tra noi,
cosa davvero tu vuoi.
Quanti silenzi, ma pochi li ascoltano;
senti il rumore che c'è.
Quando si è soli anche i muri si stringono.
Vite impossibili e il cielo lo sa;
volti perduti in città.

Ci sono anch'io
e prendo la vita com'è.
Chi sono io,
che guardo lo spettacolo che c'è
con gli occhi di un bambino?

Quanti silenzi, ma pochi li ascoltano;
senti il rumore che c'è.
Tutti a cercare lo stesso miracolo.
Vite difficili e il cielo lo sa;
volti perduti in città.

Ci sono anch'io
e prendo la vita com'è.
Chi sono io,
che guardo lo spettacolo che c'è
con gli occhi di un bambino?
Testi di Enrico Ruggeri