Testo Lungo I Tornanti

Testo Lungo I Tornanti

Le vite degli altri erano preti e sorelle
opportunamente mascherato
nulla era più vero del nulla
L'asfalto danzava profumava
di metallo e benzina trasmetteva
un talento per la solitudine
e poteva essere utile
in un paese di mezzani e porcelle

Lungo i tornanti puntavo dritto
sterzavo appena il necessario
tra una svolta improvvisa e
uno scorrere quasi stagnante
C'era il senso ipotetico di
un'andata senza ritorno di deviare
viaggiando sopra o sotto
il piano che passava per quel punto
Non riuscendo a infiltrarmi nei muri
come fa l'umidità attraversare
le pareti come fa il rumore giravo intorno
sotto sopra accanto di fianco al ritorno

Meglio l'insicurezza di una libertà disperata
a una comoda indifferenza pensai
forse è ancora meglio prima berci sopra
Litri di birra orchestravo
per un unico arco e su una corda sola
La pianura era rubinetti vasi e bidet
l'Italia era all'avanguardia nel cesso
nella mente dell'uomo
m'imbattevo in quel solo recesso

Lungo i tornanti puntavo dritto
sterzavo appena il necessario...
Testi di Ennio Rega