Testo Lettera Da Un Luogo Che Non So

Testo Lettera Da Un Luogo Che Non So

Sono un bambino da pollaio
e ho ricordi da fienile
ingabbiato e fedele gioco al centro del cortile
la mia memoria è
una cantilena
la memoria
di qualcosa
di muto di muto
di forte di forte
di bianco di bianco
e di salato

e avrei gradito e avrei gradito...

sono un bambino da galera
e ho ricordi che valgono meno di una sera
io che son scappato, io che mi hanno preso
io bruciato inadeguato offeso
la mia memoria è
il verso giusto delle cose
il nome vero delle cose
il vero nome delle cose
le cose che ho capito

e avrei gradito, avrei gradito...

mio padre ha l'odore degli alberi
sotto la pioggia
sotto la pioggia
mia madre ha l'odore degli alberi
sotto la pioggia

sotto la pioggia che aspetto...

sono un bambino da foresta
lontano dagli uomini e dalla loro testa
e dalle loro cose e dalle loro mani così irrimediabilmente chiuse
la mia memoria è
così difficile e segreta
così impossibile e concreta
così notturna e così quieta
come le cose che ho capito

ma avrei gradito, ma avrei gradito...

mio padre ha l'odore degli alberi
sotto la pioggia
sotto la pioggia
mia madre ha l'odore degli alberi
sotto la pioggia
sotto la pioggia che aspetto da qui.
Testi di Carlo Fava