Testo L'ingrato

Testo L'ingrato

Già prima che nascessi c'era chi pensava ad un ruolo per te. E così giorno dopo giorno ti hanno disarmato, addomesticato, masticato e sputato. E come dormire comodo se il futuro che attendi è catastrofe? E come grandine implacabile piove ordine su suolo sterile. Il progresso non ha attrito. Quello che ti si chiede è semplice: non alzare gli occhi dal piatto che ti è stato servito. E non alzare gli occhi o vedrai sangue e macerie. La tua fortuna è di essere docile vittima complice, campione buono per farne statistiche. E intanto giudichi ridicolo il mio sforzo di scuotermi la polvere di dosso. E giudichi... e giudichi ancora. Sì io sono ingrato. Vivere correndo, piangere ridendo.. perchè non ti credo, non ci credo. Non ci vedo niente di stupendo
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