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Testo Accovacciata Gigante
Testo Accovacciata Gigante
Dove sei forse ti vedo
Accovacciata gigante
Dietro la duna non ti accorgi
Spuntano le scarpe
Faccio il giro ti guardo intera non ci sei
Ma mica è vero
Accovacciata gigante Sulla tua schiena
Cammino quasi fino a sera
Senza pensar prima com’era
Senza pensar come faremo
Quando brina poi ritorneremo
Dove sei forse ti credo
Accovacciata gigante
Sopra la marea non te ne accorgi
Spuntano le gambe
Ti cerco intera e se sono in apnea non ci sei
Ma mica è vero
Accovacciata gigante Sulle tue spalle
Riposo quasi fino a sera
Senza pensar prima com’era
Senza pensare cosa è stato
Quel rumore che poi ci ha rovesciato
Amore mio rimorso
Faccio quello che mi chiedi
Prendo un pianeta uguale a noi
Ti tocco continuamente per ridere con te
Due giovani di cane
Sì che ci vuol poco a ritrovarsi
Le nostre memorie
Qualcosa sboccia
Posso giocare col presente
Lo fai anche tu
Se non c’è l’acqua giusta
Qualcuno sbrocca qualcuno salta
Domani già si parte verso un nuovo stile
È solo una formalità
Un cambio di costume uno scambio di fuochi
Il tuo profumo mi riporta indietro
Adesso sono un ladro
Non ho paura di niente
Di come mi guardi se
Di come mi prendi se
Un uovo di cristallo
Dentro ad uno scrigno d’oro
Nel corpo di una pianta
Che ha tremila anni almeno e io la guardo
E poi provare le ali di legno
E di pelle di cane
Per stare nel cielo infinito
Che è solo un disegno
Accovacciata gigante
Dietro la duna non ti accorgi
Spuntano le scarpe
Faccio il giro ti guardo intera non ci sei
Ma mica è vero
Accovacciata gigante Sulla tua schiena
Cammino quasi fino a sera
Senza pensar prima com’era
Senza pensar come faremo
Quando brina poi ritorneremo
Dove sei forse ti credo
Accovacciata gigante
Sopra la marea non te ne accorgi
Spuntano le gambe
Ti cerco intera e se sono in apnea non ci sei
Ma mica è vero
Accovacciata gigante Sulle tue spalle
Riposo quasi fino a sera
Senza pensar prima com’era
Senza pensare cosa è stato
Quel rumore che poi ci ha rovesciato
Amore mio rimorso
Faccio quello che mi chiedi
Prendo un pianeta uguale a noi
Ti tocco continuamente per ridere con te
Due giovani di cane
Sì che ci vuol poco a ritrovarsi
Le nostre memorie
Qualcosa sboccia
Posso giocare col presente
Lo fai anche tu
Se non c’è l’acqua giusta
Qualcuno sbrocca qualcuno salta
Domani già si parte verso un nuovo stile
È solo una formalità
Un cambio di costume uno scambio di fuochi
Il tuo profumo mi riporta indietro
Adesso sono un ladro
Non ho paura di niente
Di come mi guardi se
Di come mi prendi se
Un uovo di cristallo
Dentro ad uno scrigno d’oro
Nel corpo di una pianta
Che ha tremila anni almeno e io la guardo
E poi provare le ali di legno
E di pelle di cane
Per stare nel cielo infinito
Che è solo un disegno
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