Testo Alberto, Un Millennio Se Ne Va (Una Suite)

Testo Alberto, Un Millennio Se Ne Va (Una Suite)

ALBERTO, UN MILLENNIO SE NE VA (una suite)

1) ORIGINE (frase circolare)

... all'origine ti ricorderai eravamo tutti là
eretti immobili sul bordo sconfinato della spirale che ribolliva
tutti ugualmente fissi verso il centro dell'incredibile vortichìo
i nostri profili spaccati dalla luce lattea che ci accecava di fronte
dall'inchiostro della notte definitiva alle spalle e da un'unica domanda muta:
Che succede laggiù nel centro?
Mentre a dare il senso della rotazione i nostri pensieri seguitavano a staccarsi da noi
e a restare ordinati nello spazio scie periodiche infinite
con ognuno di noi all'origine ti ricorderai...

Ma ora sediamo silenziosi e quieti
Lasciando i colori fissarsi il fluido calmarsi
E trasparente osare di mostrarsi ciò che sta tra di noi
E ognuno giocherà coi ricordi se vuole
Io prima coi miei
E queste sono le parole

2) SEDENDO RICORDANDO
Delle notti arricchite d'incenso e di sguardi
Delle aurore aspettate sui tetti così tardi
Abbiamo tanti bei ricordi sì lo so lo so
Ma io non chiedo che dal tuo viaggio tu ritorni
O che tornino al mio richiamo i nostri giorni
Che tornino al mio richiamo questo no
Sono sveglio anche se stanno tutti dormendo di là
E non voglio rinnegare quel poco che so di realtà
Solo penso a quanta gente può sì può però non vuole
O magari che laggiù dove stai tu ora c'è il sole
Assurdo no? Fa buio qui
E mi figuro così strano il giorno che ti rivedrò
L'immagine è così strana

Forse al termine di tutti i lamenti
Forse solo tra rovine rovine ardenti ma molto più avanti
Avanti antichi petali mutando in nuovi
Alle visioni ancora mi sto aprendo
Non l'ho perduto
Ancora sbocciano in testarda progressione e mie
Sfacciate e vincitrici le utopie
Non l'ho perduto
E all'orizzonte dei pensieri-istanti
Esplode un giorno splende di sorgenti
Non l'ho perduto il tempo
Vedrai tu quel giorno

Quando hai scritto mi hai ripetuto che hai paura
Senza falsità né vergogna tu hai paura
Paura che ci sfugga il tempo e non accada più
Come dirti conosco già la tua tristezza
E per lei non avrò violenza tutt'al più se mai una carezza
Perché dovrei voler cambiare ciò che sei?
Sono sveglio anche se stanno tutti dormendo di là
E non voglio rinnegare quel poco che so di realtà
Ma per il vertice dell'angolo infinito che svelandosi ci ha unito
Per gli strani ed infiniti universi che ci han fatto poi così diversi
Ricorda che ci siamo già incontrati io e te
Per gioco imprigionammo il tempo io tracce porto nelle mani
E te le mostrerò domani

Forse al termine di tutti i lamenti
Forse solo tra rovine rovine ardenti ma molto più avanti
Avanti quanto basti a dire un altro mondo
Un'altra dimensione un altro tempo
Non è perduto
E' da un futuro che non è ancor perso
Che se vuoi è vicino ma è così così diverso
Che io ti chiamo
E benché sappia vani tutti i nomi
E tutti i sogni e quasi tutti i suoni
Ancora sto chiamando
Alberto
Sognando

3) NUOVO MONDO

Nuovo mondo come un bimbo come un bimbo atteso
Ogni peso antico peso svanirà nel tuo sorriso
Nuovo mondo come il sonno come il sonno amato
Ogni fiato ansioso fiato scioglierà quel tuo riposo

Se io penso a una nuova vita non si dica
Non si dica che vivendo la mia vita io non sto
Se non canto d'un amore usato non si dica
Non si dica che all'amore non son nato e non vivrò
Amo solo una nuova vita
Ecco è solo una nuova vita che io amo

Nuovo mondo come un premio come un premio a cuore
Ogni cuore ah ogni cuore rivivrà al tuo fuoco acceso

(ritorna la Frase Circolare)

Quando certi di non conoscere frontiere
Né parabole d'ovvietà da rispettare
Cogliemmo insieme la galassia e il viaggio e il sogno
E l'ogni e il qui e comunque poi
Rivolgendoci a chi era vecchio del mestiere
Sorridendo di quel sorriso che è impossibile frenare
Gridammo tra l'onde di grano e il gioco ci prese la mano
?Trasmesso stanotte da una spiga quaggiù
All'immensità lassù?

4) VOI

Voi che sulle navi d'argento che su navi di luce
Qui giungeste da tanto più in là della luce
Se è vero quello che si dice e che si prega
Voi che dagli imperi ormai muti qui veniste
Per dare altro suolo alla pace
Poi partiste lasciando antenne da richiamo in ogni spiga
Ritornate ritornate stasera
Ah come spiegare qui noi tratteniamo il respiro
Tutti manchiamo al respiro
Ché quaggiù qualcosa non va
Qualcosa non va
Qualcosa non va

Chi nasce pazzo non guarisce mai
Tu che sei pazzo quando guarirai?
Mai mai mai...

Forse al termine di tutti i lamenti
Forse solo tra rovine rovine ardenti ma molto più avanti
Avanti quanto basti a dire un altro mondo
Un'altra dimensione un altro tempo
Non è perduto
E' da un futuro che non è ancor perso
Che se vuoi è vicino ma è così così diverso
Che io ti chiamo
E benché sappia vani tutti i nomi
E tutti i sogni e quasi tutti i suoni
Ancora sto chiamando
Alberto
Sognando

5) VIENI SE VUOI (forse sono io)

Vieni se vuoi in quell'ora di primo sole
Quell'ora che apre la giornata in due
Vieni se vuoi a cercarmi alle grandi aiuole
Che spaccano da ribelli il cemento in due
(Ma per quanto per quanto ancora?)

E forse incontri un uomo sudato stanco
Stretto a un tronco che dona ancor ombra nel gran calor bianco
E forse incontri un uomo non ha parole
Né paura ha più di sbagliare mai più le parole
Per quell'uomo la marcia non è finita
Ma è l'ora di un abbraccio alla vita

Vieni se vuoi a cercarmi dov'è l'errore
Là dove per distrazione ancor si muore
Dove si uccide per fame e amore
Ah vieni e cerca e vedrai chissà
Forse sono io
Testi di Tito Schipa Jr.