Testo La Noia

Testo La Noia

Gonfiano e si sgonfiano
sul filo
le lenzuola bianche
di mia madre,

che non si da pace
perché io non mi do pace
mi trascino
da una stanza all'altra
solo con le mie mutande larghe
e i miei pensieri
che si sono ormai adeguati.

Non c'è differenza se c'è il sole o la tempesta
se qualcuno mi ha cercato o se han deciso di far senza.

Ne di tutte le mie convinzioni delle pagine che ho scritto, faccio uno sbadiglio, sguardo fisso su al soffitto.

Noia che mi uccidi in questi giorni, stranamente troppo caldi.
Io che non mi sono mai annoiato
mi sento spaventato, da questa novità che non mi fa pensare, stringe fino a farmi male.

Noia, noia, noia, noia.

Apro a caso qualche pagina di un vecchio libro
e scopro con stupore che è riuscito lo scrittore a dare un nome a questa sensazione di distacco dalle cose,

senza dire niente le trascrivo sopra un foglio a righe.

Spengo il mio telefono
e mi invento un altro mondo, poi mi invento un'altra vita,
poi mi invento un altro me ed un altra te
e seppur per poche ore,

faccio.. come faccio dentro i sogni, fondamentalmente faccio come cazzo voglio.

Noia che sorridi in questi giorni finalmente così caldi.
Io che non mi ero mai annoiato mi sento sollevato da questa novità che non mi fa pensare, stringe fino a farmi bene.

noia, noia, noia oh.. io che non mi ero mai annoiato.

Testi di Nicola Pecci