Testo Negarville

Testo Negarville

il rosario delle cose note si dipana come sempre ai tuoi sensi
nel flusso di immagini incerte che acceleri quando vai di un andare mentale
non sono solo case e strade strade e case ma giorni
che in fondo non ricordi acqua piovana sulle pietre fluviali degli occhi
e voci come aria suonata dai vivi sconnettono il senso dei discorsi
e senti di avvicinarti a

Negarville

chiami vita una fame di amore e di cose che ti muove e ti ha mosso da insetto
in lungo e in largo sulla palla di materia nel buio dello spazio
spinto verso un punto di non ritorno catastrofe parcheggio camera d'albergo
il più anonimo angolo del mondo diventano l'unico punto certo
e quello puoi chiamarlo

Negarville

incroci autobus di linea tra nuvole di nafta nel chiaro della sera
sul tuo rottame di lamiera stai stipando ancora roba
stoccando scorie di un uranio che non potrai disfare
che ti fa brillare florido e ti disgrega zitto
fondamenta e soffitto non resisteranno ancora
mentre all'alba all'orizzonte il mercantile non svapora
riporta il carico di pece alla dogana del tuo stare
e il carico di corda al tribunale del tuo fare
ma adesso basta cazzate devo essere a

Negarville

ci fotte la geometria come uno scacco
un pesce gatto in una pozza una pulce sotto un tappo
e la chiave che apre tutto è persa da qualche parte tra
i tuoi piedi le costole e il cranio
o sotterrata in un punto dove avevi messo un segno
che adesso non ricordi ma speri di
rivederlo a

Negarville

di posto in porto di mercato in serraglio
baratti il tuo bagaglio con l'ultima puttana
trascinando troppo peso la cianfrusaglia del tuo astio il siero
adesso sbatti tutto via
perché comunque arrivi è meglio essere leggero
dove c'è deserto aperto
dove l'anima è cactus
fino al punto netto
dove c'è scritto

Negarville

non c'è guida e sulla mappa ogni tappa è posta a caso
le stazioni che hai toccato fanno una figura chiusa
unisci i punti riempi
contempli la passione
e se ti domandi il senso che le vorresti dare
ha troppe trame
che non sai più pensare
e quando sei a

Negarville

è un giorno normale.

Testi dei Madrigali Magri