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Testo Emilia Parallela
Testo Emilia Parallela
Pochi aliti di scirocco
e già qualche alienato sta strippando
polvere portata dal vento
strade che portano in culo al mondo
un Garibaldi mutilato dai vandali
indica monco verso l’Oriente
da quella parte arriva il terrore
nei discorsi della gente che non tace mai
Non tace mai
è un’invasione di cicale
che ripetono a memoria
ogni cagata più banale
non tace mai
è un ritmo industriale
questa gente parla parla parla
anche se ha perso le parole
In un’Emilia paracela
che erige monumenti ai suoi figli più cari
piove merda su Pavarotti
picconi melofobi e vendicatori in quest’Emilia paralitica
farcita di fabbriche di plastica
di maiali insaccati da vivi
e di gente che sempre mastica
e non smette mai
Non smette mai
è un’invasione di locuste
che divorano ogni cosa
anche le briciole rimaste
non smette mai
gente felice
abituata a ingurgitare merda a denominazione controllata
Cani che mordono l’acciaio
sperano che prima o poi cederà
ma se c’è un recinto oltre la catena
bella inculata è la libertà
un’acceleratore di neuroni in testa
un cinodromo volante
una corsa di tori
frullano in tondo senza sosta
schizzano veloci i miei pensieri
e non si fermano mai
Non si fermano mai
è una girandola molesta
un vorticare di zanzare
un alveare nella testa
non si fermano mai
è un cataclisma
è un gran macello
un uragano di bestemmie
un autoscontro nel cervello
non si fermano mai
è una tempesta
un temporale
tuoni fulmini saette
e vaffanculo le cicale
e già qualche alienato sta strippando
polvere portata dal vento
strade che portano in culo al mondo
un Garibaldi mutilato dai vandali
indica monco verso l’Oriente
da quella parte arriva il terrore
nei discorsi della gente che non tace mai
Non tace mai
è un’invasione di cicale
che ripetono a memoria
ogni cagata più banale
non tace mai
è un ritmo industriale
questa gente parla parla parla
anche se ha perso le parole
In un’Emilia paracela
che erige monumenti ai suoi figli più cari
piove merda su Pavarotti
picconi melofobi e vendicatori in quest’Emilia paralitica
farcita di fabbriche di plastica
di maiali insaccati da vivi
e di gente che sempre mastica
e non smette mai
Non smette mai
è un’invasione di locuste
che divorano ogni cosa
anche le briciole rimaste
non smette mai
gente felice
abituata a ingurgitare merda a denominazione controllata
Cani che mordono l’acciaio
sperano che prima o poi cederà
ma se c’è un recinto oltre la catena
bella inculata è la libertà
un’acceleratore di neuroni in testa
un cinodromo volante
una corsa di tori
frullano in tondo senza sosta
schizzano veloci i miei pensieri
e non si fermano mai
Non si fermano mai
è una girandola molesta
un vorticare di zanzare
un alveare nella testa
non si fermano mai
è un cataclisma
è un gran macello
un uragano di bestemmie
un autoscontro nel cervello
non si fermano mai
è una tempesta
un temporale
tuoni fulmini saette
e vaffanculo le cicale
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