Testo Volare

Testo Volare

(Giuseppe Anastasi)

Sto volando basso verso oriente
Se potessi tornerei indietro proprio in questo istante.
Cercherei un altro lavoro proverei a ricominciare.
Non ho più nessuna voglia di volare.

E pensare che per me prima il cielo era la vita,
come un falco mi libravo in questa vastità infinita.
Mi dicevano ma tu, tu da grande che vuoi fare,
non avevo nessun dubbio, solo voglia di volare.

Verso luoghi che non ho mai visto,
oltre l'orizzonte e poi non c'era, non c'era non c'era,
nient'altra cosa al mondo che contava.

E adesso sono qui, trema la mano, sbatto i denti,
mi han detto ?fidati, le bombe sono intelligenti?
ma come sono io, sono un eroe o un assassino
o forse di un prepotente il suo burattino.

Vedo la città che si avvicina
Vorrei che finisse tutto e che arrivasse domattina,
la coscienza sta lottando col mio senso del dovere.
Confusione, non so più che cosa fare.

E se penso che laggiù c'è chi mi starà a guardare,
un bambino che, magari, ha il sogno di poter volare.
Non sarò di certo io a negargli ciò che aspetta
Preferisco salutarlo e poi volare senza fretta.

Verso luoghi che non ho mai visto,
oltre l'orizzonte e poi non c'era non c'era non c'era
nient'altra cosa al mondo che contava.

Non sarò mai un eroe e giuro non me ne vergogno
E poi chi sono io per poter cancellare un sogno.
E se è un errore poi me lo dirà soltando Dio,
ma di una bomba ben più intelligente son io.
Testi di Gilberto Lamacchi