Testo Lato B

Testo Lato B

Un fausto giorno l'ira di Apuleio
mi tira un calcio e mi trasforma in mulo
e da quel giorno canto a modo mio
la libertà di poter dire culo.

E dico culo invece di fondelli,
sedere, posteriore o deretano.
E dico culo soprattutto a quelli
con l'abito del falso puritano

E preferisco culo a fondoschiena
e avere culo al posto di fortuna
e prima di cantare e andare in scena
è duopo dire : in culo alla balena !

Di donna dico culo a mandolino,
di occhiali dico culi di bottiglia,
culo e camicia sono col destino
e rompo il culo a chi tocca mia figlia !

Io prendo per il culo quei potenti
che il culo non gli brucia a travagliare,
quello che a calci in culo va più avanti,
e quello che ogni culo sa leccare.

E con le pezze al culo senza invidia
mio padre mi lasciò solo una sedia
per starmene seduto fra le grida
di chi rimane in piedi nella vita.

E dirò culo fino in culo al mondo
se la mia vita ha un culo vagabondo
e sempre dirò culo alla censura
che mette le mutande alla Cultura.

E sempre dirò culo con rispetto,
finchè potrò lottare a culo dritto
e dirò culo fino al mio massacro
perchè soltanto il culo....ha l'osso sacro.

Testi di Federico Salvatore