Testo Cara Sofia

Testo Cara Sofia

Cara Sofia,
vorrei non aver mai lasciato la scuola
così magari avrei un piano B
e meno rimpianti con cui vivo ora
Cara Sofia,
vorrei saper accettare me stesso
ogni errore, ogni scusa e difetto
guardarmi allo specchio
ed essere onesto almeno una volta
vorrei viaggiare nel tempo
Cara Sofia,
parlare di te ad un poeta
per ispirargli la sua più bella poesia
Vorrei ricordarmi come si sorride,
rinascere ancora come una fenice,
guardare negli occhi il dolore e
trovare la forza in ogni cicatrice
Non vorrei aver amato le droghe
così tanto da odiare il sole,
soffrire di attacchi di panico
in posti chiusi con tante persone.
Vorrei che gli uomini non ti guardassero
solamente come parassiti,
ma pensassero di più a spogliarti
delle paure e non dei vestiti.

Cara Sofia,
mi chiedo che cosa ci trovi in me
Cara Sofia, Cara Sofia,
sembra che ti abbia dipinta Monet
sei la ragione di questa follia
il ritmo della mia tachicardia
Cara Sofia, pensaci te,
che non riesco a piacermi
come piaccio a te.

Anche il fiore più forte,
se nessuno lo annaffia poi mure
per un tossico di solitudine,
serve overdose d'amore
Io che sono sempre restio
perché mi fido col senno di poi
ho avuto la prova che gli angeli esistono
sono in mezzo a noi.

Cara Sofia,
mi chiedo che cosa ci trovi in me
Cara Sofia, Cara Sofia,
sembra che ti abbia dipinta Monet
sei la ragione di questa follia
il ritmo della mia tachicardia
Cara Sofia, pensaci te,
che non riesco a piacermi
come piaccio a te.

E se farai degli incubi durante la notte
stai tranquilla danzeremo sotto le coperte
e se il passato cercherà di sfondare le porte,
noi saremo in viaggio verso mete non scoperte
fino ai confini del mondo e se avrai bisogno
chiudi gli occhi ed io canterò per te ogni notte,
solo voce e pianoforte la nostra anima si farà forte
la fantasia l'abbiamo ci sarà la folla di persone,
emozionata da una mia canzone
la lucetta sul tuo comodino sarà il riflettore
che punta su di me come ad un concerto
un palco, fatto di fretta, sarà il tuo letto
e la tua cameretta sarà il nostro palazzetto.
Testi di Emanuele Bianco