Testo Capita! E' La Vita!

Testo Capita! E' La Vita!

Neve bianca calca e pigia sopra il tetto
La mia barba sulla lametta sotto il rubinetto
Un anno ancora una mezzora chi ti ascolta e chi ti ignora
Il tempo dorme in testa di una vecchia signora
Il tempo lascia carta bianca ma spesso lo sai.. non scrive in prosa!
Cosa? Ho una voglia matta di abbracciarti fa freddo da ste parti
e non riesco ad abituarmi...
Dammi i tuoi silenzi i tuoi dissensi
Gli alberghi di solitudini che senti i momenti
I frammenti chiusi nelle frasi che difendi
Nelle sigarette che accendi
Quando fuori piove e stringi i denti..
Quando credi che sia facile
Ma non ti spieghi a cosa pensi...
Mesi dietro a spese bidoni di pane e lacrime
Sospesi sul filo di sogni troppo obesi per volare
Troppo offesi per parlare troppo leggeri per restare
E stare con le mani giunte su un altare
Hanno mani rozze a lavorare loro sono zingari di mare
Negli occhi solo onde che provano a lavarti via
La poesia della brezza quando la sua essenza la sua carezza sembra un respiro
In quei giorni in cui.. non puoi sentirti vivo...

Capita! È la vita a volte ci si sente estranei
Dei succedanei tremendamente momentanei...
Capita! È la vita a volte ti succede
Di sentirsi senza scarpe adatte al proprio piede!
Di sentirsi parte di uno spago che tra poco cede...

Stessa suola stessa finestra sui cui cola
Acqua quando fuori piove nessuna nuova
Qui si covano rancori scritte nei cessi della scuola
Nomi e cognomi briciole di storia e prova
A pensarci a immaginarti fra 30 anni
Con quello sguardo buffo e i primi capelli bianchi
Mi manchi questa notte
su fatti forte non ci sono solo ombre o un telefono che c interrompe
ogni ponte ogni fiume che corre senza soste
per ogni pranzo paghi un conto all'oste
le giostre in questo posto non tornano da tempo
o non voglio più divertimento...?
cosa sento dentro? Che pretendo dagli amici che non sento..?
vorrei soffiare via come il vento.... un momento! Mi sa che sono io che mi spengo...



Mani in tasca colpi di cassa
La banda suona note come fili di una matassa
Ogni ferita c'ha una garza e quando s'alza la benda
Vedi come si diventa la commedia
La noia siede su una sedia scrive la sua dedica
Profetica su storie di provincia la vita ermetica
i miei e la predica.. mia madre
le sue gonne stropicciate gli acquisti al mercato
respiri a rate.. cosa cazzo urlate?
Vi bruciati vi bucate le braccia
Volevate più forza
Un'altra cosa un'altra faccia un'altra arca perché noè è scomparso
Un altro viaggio perché siamo di settembre a maggio
Non c'è coraggio o tentativo di viraggio
Pezzi di ingranaggio siamo acqua e fango di un villaggio...
Un possibile miraggio
L'essenziale che non si vede a occhi aperti..
Infatti adesso dormo oppure li ho coperti...


Capita è la vita a volte di fermarsi di qua
Di vedersi come ci si immagina
A volta capita come sedersi a un bar
Grazie arrivederci e sali in macchina
Testi di Dieci