Testo La Rosa Violata

Testo La Rosa Violata

Io avevo una rosa più bianca del sale
e più bella di un giglio sbocciato a Natale
come i sogni passati senza esser sognati
come odore di pane e ricordi perduti
come un gesto, un carezza della mente
che si specchia come fosse luce di luna sul torrente
e piangendo ti fuggiva via il respiro
solo un lampo di rasoio che rubava il tuo sorriso, il tuo sorriso.
Poi lo so cosa accadde, la rosa è appassita
sotto i colpi di quel gioco che tutti chiamano vita.
Io avevo una rosa molto più dolce del miele
una rosa che ora so essere fiore in catene.
Era bianca come neve di ghiacciaio
e ora è rossa come sangue e come il sole di gennaio
non chiedeva che di essere lasciata
al calore del mattino che si cambia poi in rugiada, in rugiada, in rugiada...
ma le parlo tutti i giorni, tutti i giorni che Dio vuole
che la mia dolce rosa non respiri più dolore!
E racconto fiabe e storie, fiabe e storie per amore
e per farla addormentare su di un letto di parole...
Testi di Danilo Sacco