- Dadamatto
- >
- Anema E Core
- >
- Il Cantico Delle Creature
Testo Il Cantico Delle Creature
Testo Il Cantico Delle Creature
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
M'inchino di fronte al tuo verde prato immagginato
La più bella luce del mattino risplende fra lo smog cittadino Non ho ancora trent'anni ma ora so che piangere no non è impossibile
Ostia che caldo mi sembra Agosto mi sudano gli occhi a più non posso
Entro in un bar dietro la stazione e vedo un cumulo di persone
tutte con le facce tristi non capisco perchè sospirate
Il freddo ci perseguita anche d'estate
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
Per una critica della violenza pura e strutturale
Per l'uomo sacro sacrificato nudo ed immolato
Noi siamo quì per questo testimoniamo il fatto
E siamo tutti figli di uno stesso ricatto
Se t'interessa sapere adesso noi che cosa facciamo
Ci infiliamo in una trattoria e di ogni cosa ci ingozziamo
Poi al momento giusto ce la squagliamo senza pagare il conto di soppiatto dalla finestra del bagno
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
M'inchino di fronte al tuo verde prato immagginato
La più bella luce del mattino risplende fra lo smog cittadino Non ho ancora trent'anni ma ora so che piangere no non è impossibile
Ostia che caldo mi sembra Agosto mi sudano gli occhi a più non posso
Entro in un bar dietro la stazione e vedo un cumulo di persone
tutte con le facce tristi non capisco perchè sospirate
Il freddo ci perseguita anche d'estate
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
Per una critica della violenza pura e strutturale
Per l'uomo sacro sacrificato nudo ed immolato
Noi siamo quì per questo testimoniamo il fatto
E siamo tutti figli di uno stesso ricatto
Se t'interessa sapere adesso noi che cosa facciamo
Ci infiliamo in una trattoria e di ogni cosa ci ingozziamo
Poi al momento giusto ce la squagliamo senza pagare il conto di soppiatto dalla finestra del bagno
Mentre Noi siamo quì fra consuete cose sepolti
e sul Mondo la Luna bagna il canto ai Contadini
Quiete ascoltano le nostre siepi
- Scilla E Cariddi
- Semaforo Rosso
- William Shakespeare
- Stanca Puttana
- Il Netturbino
- Abbiam Finito Per Perdere
- Anema E Core
- Canzone In 3d
Altri testi di Dadamatto
Lyrics powered by LyricFind
- Testi Lucio Battisti
- Testi Negramaro
- Testi Renato Zero
- Testi Gigi D'Alessio
- Testi Alessandra Amoroso
- Testi Canzoni Napoletane
- Testi Eros Ramazzotti
- Testi Elisa
- Testi Biagio Antonacci
- Testi Cesare Cremonini