Testo Di Là Dall'Acqua

Testo Di Là Dall'Acqua

Nave che mi porti sulla rotta istriana,
nave quanti porti hai visto, nave italiana,
nave che attraversi il golfo di Venezia,
agile vai avanti anche solo per inerzia.

Portami veloce sulla costa polesana,
corri più in fretta come una volpe verso la tana,
e tu signora bella non sarai più sola:
danzeremo insieme nell'arena di Pola.

Ascolta in silenzio la voce delle onde
ti porterà sicura verità profonde
perché in Istria non ti sembri strano:
anche le pietre parlano italiano,
anche le pietre parlano italiano.

Siamo nel Quarnaro e sempre più vicini
solo ci circonda la danza dei delfini.
E poi Arbe e Veglia ci guardano passare,
anche dopo cinquant'anni non si può dimenticare.

Ascolta in silenzio la voce delle onde
ti porterà sicura verità profonde
perché in Dalmazia non ti sembri strano:
anche le pietre parlano italiano,
anche le pietre parlano italiano.

Nave che mi porti sulla rotta di Junger,
nave quanta gente è scappata da Fiume
pensa agli stolti che in televisione
chiamano Dubrovnik Ragusa la bella.

Ascolta in silenzio la voce delle onde
ti porterà sicura verità profonde
perché in Italia non dimentichiamo
quanto ha sofferto il popolo istriano,
perché in Italia non dimentichiamo
quanto sta soffrendo il popolo istriano
Testi della Compagnia Dell'Anello