- Chiara Dello Iacovo
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- Nessuno Sposta I Piedi
Testo Nessuno Sposta I Piedi
Testo Nessuno Sposta I Piedi
Gambe pelose, dita con lo smalto
culi con le gomme che cavalcano l’asfalto;
autostrade immobili, senza interruzioni;
Insegne intermittenti scompongono i pedoni
Le voci si accavallano e tutti si assomigliano;
Corpi che nel buio si aggrovigliano.
Semafori scandiscono gli incroci pedonali, la giungla e le sue leggi sottratte agli animali,
le zebre della strada non si fanno rispettare,
ogni esitazione è una colpa da espiare,
linee tratteggiate a disegnare tapparelle,
madri con le figlie a fingersi sorelle,
padri con le figlie da esibire a una platea,
ma le ultime coniglie le ha già prese la marea.
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
Sale che rimane appiccicato alla ringhiera,
piccolo gabbiano che governa la bufera, onde che si accalcano in metropolitana,
gente che trascina un’ esistenza poco umana;
Linee tra i capelli che camuffano i pensieri,
invidie personali travestite da pareri,
e meglio non fidarsi ad un pubblico pagante
perchè solo un vero re può atteggiarsi a mendicante ,
mani con i buchi per pagare,
vuoti che nessuno è più capace a rattoppare.
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
uuuuuuuuuuuuu…. uuuu
Donne che si amano attraverso una borsetta,
vita che precipita ne vuoto senza fretta,
ma in fondo basta un’ attimo a tirare la catena
siamo come tartarughe rovesciate sulla schiena;
con la pancia al firmamento a cercar la traiettoria,
a sperare che il finale ci migliori anche la storia;
Ma mi astengo e tiro i dadi aspettando la fortuna,
sono solo un marciapiede innamorato della luna…
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
uuuuuu… uuuuuu
Nessuno sposta i piedi
culi con le gomme che cavalcano l’asfalto;
autostrade immobili, senza interruzioni;
Insegne intermittenti scompongono i pedoni
Le voci si accavallano e tutti si assomigliano;
Corpi che nel buio si aggrovigliano.
Semafori scandiscono gli incroci pedonali, la giungla e le sue leggi sottratte agli animali,
le zebre della strada non si fanno rispettare,
ogni esitazione è una colpa da espiare,
linee tratteggiate a disegnare tapparelle,
madri con le figlie a fingersi sorelle,
padri con le figlie da esibire a una platea,
ma le ultime coniglie le ha già prese la marea.
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
Sale che rimane appiccicato alla ringhiera,
piccolo gabbiano che governa la bufera, onde che si accalcano in metropolitana,
gente che trascina un’ esistenza poco umana;
Linee tra i capelli che camuffano i pensieri,
invidie personali travestite da pareri,
e meglio non fidarsi ad un pubblico pagante
perchè solo un vero re può atteggiarsi a mendicante ,
mani con i buchi per pagare,
vuoti che nessuno è più capace a rattoppare.
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
uuuuuuuuuuuuu…. uuuu
Donne che si amano attraverso una borsetta,
vita che precipita ne vuoto senza fretta,
ma in fondo basta un’ attimo a tirare la catena
siamo come tartarughe rovesciate sulla schiena;
con la pancia al firmamento a cercar la traiettoria,
a sperare che il finale ci migliori anche la storia;
Ma mi astengo e tiro i dadi aspettando la fortuna,
sono solo un marciapiede innamorato della luna…
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
E allora lasciami rallentare,
in questo tuo girare in tondo non mi fa più toccare il fondo;
e non c’è spazio per camminare,
perché nessuno sposta i piedi nemmeno se lo chiedi.
uuuuuu… uuuuuu
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